La domanda che mi viene posta più spesso è se si tratti di vero e proprio yoga: la risposta è no!
Navakaraṇa Vinyāsa, infatti, è una metodologia di auto trasformazione che avviene attraverso l’allenamento fisico, pratico e mentale. Letteralmente significa “composizione di nove unità di movimento”.
Questo metodo è stato concepito e creato da Dario Calvaruso durante i suoi venti anni trascorsi in India. La sua unicità sta nel concetto di laya (= tempo) e prasaṃkhyāna (= conteggio). Tempo e conteggio hanno il compito di favorire massima concentrazione e presenza mentale.
Durante la pratica gli allievi si muovono e respirano contemporaneamente guidati dall’insegnate che, con il battito della mani o del naṭṭuvangam e con il suono della voce, scandisce il tempo. In una classe di Navakaraṇa Vinyāsa la concentrazione assoluta, il fluire dei movimenti e la respirazione ritmica, daranno vita a un energia collettiva incredibilmente magica ed unica.